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Il tracciamento dei dati è alla base del sistema di advertising di Facebook (e non solo). Cosa succederebbe se non si avesse più la possibilità di farlo? Un incubo per gli inserzionisti: annunci meno personalizzati, meno pertinenti e meno interessanti per chi li guarda. Statisticamente, Facebook stesso stima un calo delle vendite del 60% nelle campagne di conversione.
Naturalmente il social network numero 1 al mondo non è rimasto con le mani in mano, introducendo uno strumento più avanzato per tracciare i dati NON PIU’ TRAMITE BROWSER, ma TRAMITE SERVER, per un lavoro molto più preciso.
Stiamo parlando dell’API CONVERSION, da oggi strumento fondamentale, specie e soprattutto se utilizzi Facebook per curare la promozione di un eCommerce. Infatti, dalla settimana del 26 Aprile, iOs ha annunciato che apporterà le modifiche di cui si è tanto discusso (da Giugno 2020) sul suo sistema operativo.
L’API CONVERSION lavora insieme al PIXEL di Facebook, NON LO SOSTITUISCE.
Per configurare l’API, potrebbe essere necessario rivolgersi ad un programmatore. Sia per ottimizzarlo testando gli eventi dal server, sia per deduplicare gli eventi ricevuti (non dimentichiamoci che il pixel resta sempre e comunque attivo).
Facebook non l’ha presa bene, ma sta lavorando costantemente per ovviare a questo brutto colpo inferto da Apple (ma si sa, è solo l’inizio di un lungo cammino tortuoso).
Lovicario Domenico
Facebook Ads Specialist